“5 domande a: Gino Iannillo„

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Questa volta incontriamo un altro grande appassionato di sigari cubani. Un uomo che ha la fortuna di viaggiare per il mondo e conoscere aficionados più o meno  famosi.

Leggete con attenzione quello che ci scrive. Noterete che ha fumato in compagnia dei massimi esperti  mondiali di habanos.

 

Gino

Gino Iannillo nato ad Halifax ( GB ), 8 ottobre 1963.

Ho doppia cittadinanza, italiana e di Sua Maestà Elisabeth, sposato con Anna da 27 anni ha due bambini di 21, Stefano Kenji  e di 23 anni, Antonio Ken.

Ho sempre lavorato in campo internazionale nel mondo alimentare e grazie ad un’esperienza di vita a Tokyo all’inizio degli anni novanta oggi lavoro con una multinazionale nipponica come responsabile europeo per i loro stabilimenti in China.

Amicigar parte da una chiacchierata avuto in un club Jazz di  Tokyo, il Maduro dell’Hotel Hyatt a Roppongi Hills,  con il mio vicino di casa e pochi mesi dopo  fu naturale costituire il primo club AMICIgar, aggiungendogli Hirpus in omaggio all’ irpinia.

gino

In seguito AMICIgar doveva fare un salto di qualità e doveva essere condivisa con le altre realtà campane: così nacquero il Neapolis, Salerno, Benevento e Caserta, tutti accumunati dal nome AMICIgar.

L’evoluzione successiva fu la fusione in un unico club campano, sciogliendo le singoli realtà,  costituendo l’Amicigar Campania Felix.

Alla fine del 2012 si decise che non potevamo restar chiusi nel recinto di un club comunque territoriale, sempre spinti dal voler conoscere e scoprire nuove realtà, decidemmo di aprirci a tutti e quindi abbiamo sciolto il club, dando assoluto primato all’amicizia, quella vera, disinteressata e solidale, quasi fraterna.

Ed è stata creata una fratellanza tra persone che si sentono legate da un sentimento e non da uno statuto.

Nasce : AMICIgar – the Brotherhood.

simon y pancho

 

Questa modalità nuova ha riscontrato immediatamente l’entusiasmo di tanti amici italiani e stranieri con i quali ci incontriamo virtualmente e nei diversi eventi italiani e stranieri.

Negli anni abbiamo avuto la fortuna di conoscere AMICIgar in vari eventi in giro per il mondo: Orlando, Las Vegas, Los Angeles, New York, San Francisco, George Town, Zurigo, Kreuzlingen, Londra, Amburgo, Colonia, Monaco, Woorstad, Parigi, Nizza, Barcellona, Lisbona, Mosca, Cipro, Rovinia, Singapore, Shanghai, Dubai, Tokyo e, infine, Hong Kong dove si è concretizzato un “link” diretto con Min Ron Nee, autore della “Enciclopedia del Sigaro Cubano”.

gino

1) come ti sei avvicinato al mondo dei sigari cubani?

Involontariamente, in uno October fest a Monaco di Baviera, un gruppo di amici ( di nuovo ) decise di comprare dalla sigaraia che girava una scatola di sigari . I più costosi.

Onestamente, non ricordo cosa ho fumato quel pomeriggio, ma devo pensare che fossero gli Esplendidos o un Siglo V in petaca.

2) hai una vitola preferita?

Dipende dal momento della giornata, sicuramente non sono amante del cepo over 52, anche se ho fumato degli ottimi sublimes ed uno dei miei sigari preferiti è il sobrasalientes da Antico Humidor di Partagas che ha un cepo 53. L’eccezione che si conferma regola.

Scelgo in base al momento ma vado sempre sul sicuro con i primi Gold Medal e gli Immensas di Bolivar, i corona di Partagas e Ramon Allones ( ad averne di quest’ultimo  ) e poi con il caffè LGC no.4 o un Grande de Espagna, gli Hoyo de Dieux da cbn di 50. Tra le ultime uscite i Noellas di HU e l’ EL di Cuaba. Comunque i sigari mi piacciono con un pò di età sulle spalle, diciamo “aged” ( dai 10 ai 20 anni dall’inscatolamento ).

gino

3) la fumata cubana che ricordi con più piacere?

Sono tante, ma veramente tante. Quando sono in ottima compagnia , e fortunatamente mi capita spesso, son sempre grandi momenti da ricordare.

Nella finca Robaina seduto al tavolo con Don Alejandro che rollò il suo sigaro ed il mio, cacciando le foglie dalla propria tasca. Un purito.

Tutte le fumate con gli amici del mondo sigarofilo presenti a Cuba da Juanita alla China, Jolanda, Cueto, Taboada, Reinaldo o Mons. Ma su tutte una cena a casa di Valerio Cornale con Andrea e Chema. O le fumate con Jaime o Antonio.

Gli incontri del Balcon de Bayamanaco o le varie visite al Simposio Habanos organizzato dalla grande Zoe Nocedo.

Ad Hong Kong con Min Ron Nee che mi  ha fatto provare tanti sigari Vintage (dopo i  20 anni dall’ inscatolamento ) ed il primo fu un Coronas Extra di Bolivar del 7,  alle fumate fatta negli Stati Uniti con appassionati che hanno sigari cubani e  vintage in quantità illimitate.

I don Candido fumati all’evento di Alto Salento o i Regalias Perfecta fumati da Ajay Patel a Londra o la ri-edizione dell’Immenso a Matelica.

Gli incontri della Compagnia del Fumo Lento a Roma o la mangiata di “arrosticini e sigari” con gli amici di Pescara.

Con Hector Luis e Miguel a Pinar del Rio, o gli incontri nella farmacia a Woorstatd del mitico Andreas e con Tio Nino “Flying Cigar”

Con Simon Chase, Nakamura e Magali de La Cruz a casa mia.

Le fumate alla Casa Cubana di Singapore con Jimmy Ng e Didier Houvelange……ma su tutte, quelle che faccio con gli AMICIgar durante la “Cumbre Irpina”.

gino

4) quando accendi il primo sigaro della giornata?

Quando sono a casa non fumo giornalmente, anche se fumo 8/10 sigari a settimana, molto concentrati sul fine settimana e nelle serata con amici.

Se invece sono in viaggio di lavoro tutte le sere mi accendo il mio puro a chiusura della giornata o se sono in macchina mi è di grande compagnia e mi aiuta a non spingere sull’acceleratore. Poche volte fumo di mattina, sicuramente quando sono all’Havana.

gino y pancho

5) suggerisci un abbinamento, sigaro e… 

Bollinger RD 1996 il mio preferito insieme ad un Coronas Extra di Bolivar  oppure qualsiasi porto di vent’anni, da soddisfazione.

Ho deciso, dietro consiglio di un caro amico belga ( Koen ) di sperimentare alcune birre tra cui alcune con metodo champenois.

Ringrazio Gino per aver condiviso le sue preziose  esperienze fumose.

  1. Ago 23, 2013 1:09 pm

    Eccellenti fumate, fumo spesso con Gino e direi che tutte le fumate hanno un qualcosa di speciale e per questo lo ringrazio per la natura del “compartir”

  2. Ago 26, 2013 12:44 pm

    Grazie Antonio, nella Cumbre ci si diverte e non poco.
    Mi è stato chiesto chi era Jaime nell’intervista e preciso che trattasi di Jaime Parades alias “Hamlet” come l’Antonio è “Josè Candia” entrambi cari amici Cubani.

  3. Ago 27, 2013 11:56 am

    bene io avevo frainteso e mi ero pure offeso vista la enorme quantità di sigari fumati insieme ed il piacere ricavatone dalla compagnia degli Amicigar. eviterei di usare la parola Cumbre soprattutto perché non si confà, per l’uso di alcuno, non si confà con lo spirito di amicizia ed eguaglianza di Amicigar

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