“Non c’è tradizione„

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In Italia non abbiamo una cultura del sigaro, o meglio, quando pronunciamo la parola sigaro subito va alla mente l’immagine di povero nonno che fuma il sigaro seduto su una sedia della piazza del paese. Normale. Fino a qualche anno fa, il nostro paese non aveva neppure un importatore di habanos. Nella zona di Roma, se per caso avevi voglia di un sigaro cubano, dovevi metterti in macchina la domenica mattina presto e recarti ad Ostia, al mercato dei russi. Li infatti avevi qualche possibilità di trovare pochi habanos. Immaginiamo in quali precarie condizione potevano essere  quei poveri sigari. E quei poveracci che se li fumavano. Di sicuro avevano delle visioni ultra terrene.

Cosi non dobbiamo lamentarci se non abbiamo una tradizione fumosa cubana pari a quella inglese, spagnola, svizzera, francese. E i cubani non smettono di ricordarci di questa mancanza. Basti vedere le edizioni regionali che producono per il nostro paese e paragonarle con quelle estere.

A me tutto questo non sta bene! Io che amo i sigari cubani, soffro tutto ciò. Soffro che non abbiamo dei locali attrezzati dove poterci rilassare e gustare un buon habano. Non dico di trovare delle Case del Habano stile Cuba, ma almeno dei cigars bar nei migliori alberghi a cinque stelle. Soffro delle edizioni regionali che ci propongono. Forse non è chiaro il messaggio, ma agli occhi del mondo, noi italiani non capiamo nulla di sigari cubani, quindi ci propinano quello che vogliono.

Eppure conosco persone che se ne intendono. Ma sono poche. Ammiro quelli che organizzano eventi importanti, come gli amici di Matelica. Riescono a portare in patria i torcedor che solo chi ha avuto la fortuna di recarsi a Cuba, ha avuto modo di incontrare. Immagino le difficoltà che incontrano nell’organizzare  eventi del genere.  Li capisco bene. Anch’io organizzo serate che hanno come protagonista il sigaro cubano, e ogni volta mi riprometto che è l’ultima. Odio stare appresso alle persone. Odio quelli che ti confermano la propria presenza e poi, poche ore prima dell’inizio dell’evento, disdicono l’impegno preso. Mi ricordo una volta, qualche anno fa, quando ancora organizzavo le cene in un famoso ristorante romano. Ci fu una persona che aveva dato la propria presenza. Arrivammo tutti puntuali alla cena, mancava solo lui. Aspettiamo. Dopo trenta minuti di attesa, provo a chiamarlo al telefono cellulare, ma non ottengo risposta. Aspettiamo ancora dieci minuti. Nulla. Do il via alla serata.

Questo comportamento, a parte la mancanza di rispetto nei confronti di tutti gli altri invitati, denota anche il disinteresse verso il mondo degli habanos. Per carità. Tutto può succedere. Un imprevisto. Ma, nell’era del telefono cellulare, almeno un sms per comunicare l’assenza costerebbe poco . Invece niente.

Si sputtanano per poco. Poi, la stessa persona  va negli USA e ti manda il famigerato sms per sapere un consiglio su sigari non cubani da acquistare. Ad uno cosi che gli fai?!?!

Non c’è cultura, non c’è tradizione di sigari cubani in Italia.

Mi ricordo una volta, di quando ancora vendevo sigari. Venne da me un ragazzo spagnolo che esordi nel seguente modo:”Vorrei un sigaro cubano, ma io non fumo e gradirei un consiglio”. Vedendo l’espressione da ebete invadere il mio viso, lo spagnolo prosegui’:” Io non fumo sigari ma tutti gli anni, in questo giorno, ne fumo uno in onore del santo protettore”. Questa è tradizione.

Io non dico che dobbiamo fumare sigari cubani per fare voti ai santi. Ma vi rendete conto che non potremmo mai combattere con culture e tradizioni cosi fortemente radicate.  E la cosa che mi dispiace è che quando in Italia pronunceremo la parola sigaro, continueremo a tornare con la mente al vecchietto seduto sulla piazza del paese con la coppola in testa e il sigaro in bocca. Ma d’altronde, ancora oggi, noi italiani siamo visti all’estero come suonatori di mandolino e divoratori di pizza. Altro che habanos.

-Massimo Busciolano-

  1. Mag 23, 2013 12:55 am

    caro Massimo sono d?accordissimo con te,immagina che al lavoro da me ,sono un controllore al traffico aereo da 34 anni ….bene su 300 persone credo di essere l’unico fumatore di Sigari Cubani ……..ho la fortuna di conoscere un Torcedor di grande livello…..mondiale…….Cubano……molti tabaccherie hanno il prodotto……ma spesso non
    sono fumatori e ….conoscono poco della materia…..ti risulta?……credo che l’Italia fondamendamentalmente è un paese che fuma Sigarette…….Toscani……e per ultimo Sigari Caraibici……ci sono un sacco di motivi……come ti dissi in un commento precedente mi piacerebbe discuterne insieme a qualche amico ….se vuoi insieme ad un torcedor………un’ottimo Puro……ed un buon distillato…….che ne dici?
    un cordiale e fumoso saluto
    Domenico Carlini

  2. Mag 23, 2013 12:21 pm

    caro Massimo volevo terminare il mio intervento seppur umile rispetto al tuo molto più completo e forbito dicendo che……..il mondo de los puros……è un mondo di nicchia.fumare seriamente vuol dire possedere uno o più Humidors ……per caperne qualcosa dovresti assaggiare e fumare una decina facciamo un centinaio di Sigari…….nel mio caso ho avuto la fortuna di conoscere profondamente 2 grandissimi Torcedor uno Canario Sig. Miguel Las Palmas ed uno Cubano Eduardo …….e per mia curiosità ho vuluto provare sigari tra i più importanti al mondo……..Canari…..Domenicani…..Nicaraguensi…….Honduregni……Brasiliani….Messicani…quanta gente ha questa fortuna?…….quanta gente ha queste possibilità?……un Monte num 4 costa 6/7 euro ed è un sigaro mediocre……..comprendi vero?
    Io sono molto d’accordo con te ma credo che in fondo resterà un mondo di nicchia…..
    parliamone…..sono disponibile……..vogliamo parlare di Club…..va bè…..lasciamo perdere…..ne parlerò solo personalmente…..è meglio così…….preferisco fumare Puross da Lupo solitario o….al massimo con un paio d’amici che conoscono la materia……ti saluto cordialmente….attendendo una tua risposta
    Domenico Carlini

  3. Mag 23, 2013 1:55 pm

    caro Domenico,
    quando vendevo sigari cubani, gli intenditori italiani erano quelli di una certa età che avevano vissuto all’estero. Infatti fuori dall’Italia avevano la possibilità di fumare cubano.
    La nicchia invece non deve limitarsi ai benestanti. Basta anche un buon sigaro a settimana e di sicuro risparmi, se paragonato alle sigarette.
    Io sostengo sempre la teoria:” pochi ma buoni”.
    Se poi si ha la possibilità e la fortuna di fumarne tanti, beh meglio per chi se lo può permettere.
    Continua a seguirmi, presto ci saranno nuovi articoli e di sicuro non saranno politically correct.
    Un saluto.

  4. Mag 24, 2013 6:28 pm

    caro Massimo,mi trovi in pieno accordo,a me capita spesso di Sponsorizzare il Sigaro Cubano con amici e colleghi,è capitato anche che quando ero a Bretigny (Parigi) per una sperimentazione aerea insieme a colleghi Svedesi ,tedeschi ,francesi ,italiani ed Irlandesi
    capitava che passavo il mio break dopo pasto fumando un robusto cohiba al giorno,……ed un mio simpatico collega di Stoccolma fumava le sue sigarette ……per fartela breve alla fine delle sei settimane divise in 3 mesi…….l’ho indotto a fumare solo Sigari Cubani in cambio del suo miele di Produzione svedese……mi ringrazia ancora adesso dopo molti anni……..credo che come è successo personalmente a me la frequentazione di qualità di un buon fumatore di Puros …….aiuta molto.
    ti seguo sempre attentamente un saluto …fumoso
    Domenico Carlini

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