“Una sera di agosto/ An August night„

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Un sabato di agosto. Una terrazza di un hotel, nel centro di Roma. Quattro amici si ritrovano per degustare sigari cubani. Robustos Cohiba.  Un modo come un altro per stare insieme in una serata dove tutta la città è partita per le vacanze estive.

cohiba robusto

Un modo come un altro per non sentirsi soli. Il sigaro ci da la scusa per uscire di casa. Per incontrarci. Ognuno sceglie un drink, un ron Santiago de Cuba, un single malt, una sorta di mojito. Accendiamo i sigari. Passa poco e ci ritroviamo a parlare di Cuba. Kastriot infatti, a fine mese,  volerà verso la Isla Grande. Beato lui, penso.

Il personale dell’albergo, che ormai ci conosce, ci porta schegge di cioccolata che, anche se è una serata calda, si fa mangiare.

Con Kastriot parliamo dell’Avana e mentre discorriamo gli occhi di Armando si illuminano. Io vado a ruota libera. Ripetendo storie dette mille volte, ma che catturano sempre l’attenzione di chi ascolta .

Da parte mia, non mi stanco mai di raccontarle. Mi danno sempre le stesse emozioni.

Ho detto a Kastriot di andare a bere un mojito al chiosco del giardino dell’hotel Nacional. Ma al chiosto, mi raccomando. Non berlo agli altri bar. Come lo fanno al chiosco, non lo fanno da nessuna parte.

mojito del chiosco

Quando sono a l’Avana vado spesso al Nacional, se non ci soggiorno, si intende. E vado sempre a bere un mojito al chiosco che sta sul vialetto che dal patio porta alla veduta sul Malecon, dove la sera la brezza marina ti accarezza le guance.

Smetto di parlare e do due ricche boccate al sigaro. Ammiro il panorama che la terrazza del Savoy mi offre.

Vedo la basilica di San Pietro illuminata. Giro la testa, ecco il Vittoriano. Che bella la mia città. Peccato che la trattiamo male.

savoy

Antimo ci dice che vuole andare a studiare in Inghilterra. Bella idea. Troverà dei sigari fenomenali. Certo molto più costosi, ma sicuramente migliori di quelli che trova in Italia.

Il robusto sta per terminare. Il personale dell’albergo ci gira intorno, facendoci capire che stanno chiudendo. Un’altra serata in compagnia sta terminando. Un velo di tristezza cade su di noi.

Il solito casino per dividere il conto. Forse colpa del rum o del sigaro. Forse colpa dell’abbinamento. Paghiamo e salutiamo. Ci diamo appuntamento per una nuova serata fumosa. Stessa location. Stesse persone. Probabilmente stessi sigari.  Ma a noi va bene cosi. Stiamo bene cosi.

La bandiera cubana sventolava su di noi, ancora una volta.

Following, English version.

One Saturday night  in August. A terrace of a hotel, in the center of Rome. Four friends get together to enjoy Cuban cigars. Robustos Cohiba. A way as any to get together in an evening where the whole city is left for the summer holidays.

A way as any to not feel alone. The cigar gives us an excuse to leave the house. To meet us.

Everyone chooses a drink, ron Santiago de Cuba, a single malt, a sort of mojito. We light the cigars. Soon passes and we find ourselves talking about Cuba Kastriot fact, later this month, will fly to the Isla Grande. Lucky him, I think.

The staff, who now knows us, brings us shards of chocolate.

With Kastriot Havana and talk while we are speaking of Armando’s eyes light up. I’m going to freewheel. By repeating these stories a thousand times, but always catch the attention of the listener. For my part, I never get tired of telling. They always give me the same emotions.

I told Kastriot to go and drink a mojito at the kiosk in the garden of the hotel Nacional. But chiosto, I recommend it. Do not drink it to the other bar. How they do it at the kiosk, nobody does.

When I am in Havana I often go to Nacional, if I do not stay there, of course. And I always go to drink a mojito at the kiosk that is the driveway that leads to the view from the patio on the Malecon, where in the evening the sea breeze caressing the cheeks.

Stop talking and do two rich puffs on his cigar. I admire the panorama terrace of the Savoy offers me. I see St. Peter’s Basilica lit. I turn my head, here is the Vittoriano. How beautiful is my city.

Antimo tells us that he wants to study in England. Nice idea. You can find cigars phenomenal. Certainly, much more expensive, but definitely better than what is in Italian.

The solid is ending. The hotel staff revolves around us, making us understand that they are closed. Another evening in the company is ending. A veil of sadness falls on us.

Pay and greet. We meet for a new evening smoky. Same location. Same people. Probably the same cigars. But to us it’s okay. We are okay. The Cuban flag waving over us once again.

-Massimo Busciolano-

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