“Vivere alla Bond„

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Sabato 25 maggio c’è stata una cena di gala in onore di James Bond. Organizzata da Ilario Citton, presidente de Le Cercle, il primo Bond club italiano, che mi ha contattato per aiutarlo nella realizzazione di questo evento.

Oltre a suggerire la location, hotel Savoy  di via Ludovisi,mi sono preso cura del binomio sigari cubani e rum. La serata ha riscosso un notevole successo. La maggior parte degli invitati venivano da fuori Roma. E qui si è vista la potenza seduttrice di 007.

In quel periodo, le condizioni atmosferiche non erano delle migliori. Cosi temevo per la buona riuscita dell’ evento . Ma tutto si è svolto regolarmente, senza intoppi.

La cena menu degustazione è stata squisita, cosi come i vini proposti dal sig. Arrigoni. Ma non vedevo l’ora di accendermi il mio sigaro. Cosi ho chiesto se la cena fosse terminata. Una cameriera dal sorriso gentile mi ha risposto che mancava il dolce.

Perfetto. L’ideale. Dolce, sigaro e ron.

Non avevo fatto i conti con gli ospiti. Appena mi sono cimentato nell’offrire i sigari, venivo giustamente sequestrato dagli invitati. Cosi mi sono ritrovato a descrivere le qualità del sigaro, suggerire il modo migliore per effettuare il taglio, il giusto modo di accenderlo.

Tutti fumavano tranne il sottoscritto. Folate cubane pervadevano le mie narici. Che goduria. Ma volevo di più. Volevo fumare!

Ritornato al mio tavolo, dove peraltro mi trovavo benissimo in compagnia dei miei commensali, mi buttai letteralmente sulla sedia. Finalmente potevo accendere il mio puro.

Come spesso dico e scrivo, il sigaro unisce. Una tavolata di persone sconosciute ora le riunivo con i miei racconti di viaggio cubani, legati al mondo degli habanos. Crisantos, Milagro, Juanita, Cueto, questi  alcuni dei nomi che uscivano dalla mia bocca, come un torrente in piena.

Ogni tanto il mio sguardo andava oltre il mio tavolo, per assicurami che nessuno avesse problemi col sigaro. Con piacere notavo che Francesco Prando, voce italiana dell’attore Daniel Craig, che veste i panni di 007, è un ottimo fumatore di sigari cubani. Cosi come Ilario Citton. Ma c’erano anche altri che se la cavavano bene.

Un aneddoto di un nuovo amico, Andrea Mattiazzo, mi è rimasto nitido in mente. Raccontava che col il padre, si dedicano a fumare sigari. Insieme dividono la stessa passione.

Notavo che non è una cosa molto comune. Conosco molti aficionados di sigari cubani, nessuno mai mi ha raccontato una cosa del genere.

Beh, mio caro Andrea, permettimi di scriverti  che sei un uomo fortunato. Il rapporto padre e figlio è tra i più forti al mondo, soprattutto quando diventiamo grandi. Spesso però, non abbiamo modo di comunicare serenamente, con semplicità. Forse perché non abbiamo mai tanto tempo da dedicare ad una chiacchierata con il proprio padre. Ecco Andrea il motivo della tua fortuna. Trova sempre del tempo da dedicare alla fumata con il tuo papà, perché cosi avrai modo di parlargli anche solamente per discutere delle condizioni meteorologiche. Con gli anni capirai che quel tempo passato insieme è stato prezioso.  Un consiglio se posso, portagli dei sigari di formato grande. Cosi avrete ancora più tempo da passare insieme.

Andrea aveva finito il suo racconto ed io ripresi a narrare i miei. Cuba aveva preso l’attenzione del mio tavolo. Bond vi era andato in missione.

-Massimo Busciolano-

foto gentilmente messe a disposizione da Le Cerlce.

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